La redazione di Sulla Via augura a tutti i lettori una Santa Pasqua di Resurrezione! Per farlo, abbiamo scelto di “usare” le parole di don Paolo, che ha firmato l’editoriale del numero di aprile. Buona lettura!
In occasione delle solennità che viviamo in questi giorni, desidero fare a tutti noi e alle nostre famiglie gli auguri di una Santa Pasqua. La veglia pasquale del 23 aprile ci unirà tutti attorno al fuoco nuovo sul piazzale della chiesa. Con il Cero che squarcia le tenebre, entreremo in chiesa accendendo le candeline della nostra piccola ma bella fede, ascolteremo che per amore Dio si è rivelato all’uomo, per amore ha mandato il Figlio, lo ha donato per la redenzione dell’umanità e per amore lo ha risuscitato. Insieme poi rinnoveremo le promesse del nostro battesimo, la nostra piena e rinnovata adesione in Lui, accoglieremo due dei nostri bambini nella comunità cristiana e offriremo il sacrificio eucaristico.
L’Amore, che è causa ed effetto della Pasqua, deve trasformarci e renderci creature nuove, portatrici di luce e di gioia vera, in grado di diffondere una speranza che non delude. L’Amore è la soluzione a tante difficoltà, a tanti strappi nella vita familiare e sociale, alla trappola in cui sembrano essere imprigionate le nostre relazioni umane, all’interno delle coppie, nelle amicizie, nelle comunità cristiane, nei luoghi di vita e di lavoro. “Credere nell’Amore” e quindi in “Dio che è Amore”, deve darci la direzione di marcia per procedere sulla via della vita. Il mio augurio, che si unisce a quello di don Ramon, è che ciascuno di noi abbia il coraggio di cercare Gesù “il Vivente” nell’Eucaristia e nella sua Chiesa e che trovi la forza di aprire il cuore alla speranza.
Concludo con le parole del Papa: “Le mani benedicenti di Cristo sono come un tetto che ci protegge. Ma sono al contempo un gesto di apertura che squarcia il mondo affinché il cielo penetri in esso e possa diventarvi una presenza… è questa la ragione permanente della gioia cristiana” (J. Ratzinger, Benedetto XVI, “Gesù di Nazaret” II volume, 2011).
Don Paolo
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